Valentina Pierpaoli | Digital Product Design

Sviluppo Design Oriented di Prodotti Digitali.

Una Progettazione che integra competenze e professionalità diverse.

Non è scontato lavorare in team. Specialmente quando la sinergia tra le parti è fondamentale per raggiungere un risultato soddisfacente. Valentina Pierpaoli, Digital Product Designer di Uqido, ne ha parlato ad EICS 2021 rivelando parte del nostro modus operandi.

Di cosa si occupa un Designer di Prodotti Digitali?
Siamo abituati a pensare che il suo compito abbia a che fare con l’estetica: rendere un prodotto bello, appealing.
In parte è così, ma la cura della forma è solo una parte del lavoro di design.

Il Designer è quel professionista che ricerca un equilibrio tra le esigenze dell’utente finale e le funzionalità tecniche di un prodotto. Un mediatore che fa da ponte tra la persona e il risultato finale, che si concentra sui bisogni dell’uno per rendere efficace l’altro. Nessun prodotto digitale infatti può dirsi davvero riuscito se non provoca un impatto sugli users. 
Il designer mantiene una visione d’insieme, fa da collante: è la Bussola di ogni progetto. Questo però non significa che abbia una risposta a tutto. Anzi. Il designer ha dei limiti, come qualsiasi altro professionista. La nostra formazione tende ad essere verticale su certi temi, escludendone altri, e rende quindi indispensabile un approccio di Condivisione. E di Contaminazione. I progetti che vengono realizzati da team eterogenei risultano più ricchi e sfaccettati. Ciascuno vi dà un apporto personale e arricchisce di punti di vista inattesi l’output definito.


Valentina conosce il valore di questo modo di lavorare, ricco di suggestioni e stimoli positivi. È l’approccio che ha imparato in Uqido

Unire le forze porta risultati migliori. Circondarsi di persone simili a noi limita il nostro sguardo. Per questo Valentina riconosce il valore della Condivisione: di esperienze, di culture e percorsi di vita diversi. Impariamo dalla Diversità, perché è lì che troviamo qualcosa che ci manca, qualcosa che non vediamo. Lavorare in Team non aiuta solo i progetti, ma arricchisce anche i professionisti che ci si dedicano. In questo modo Valentina ha imparato a vedere con gli occhi del Developer. Per formazione, chi si occupa di Digital Product Design è più debole nella fase di Sviluppo, perché manca di quel pacchetto di nozioni e competenze che appartengono allo Sviluppatore. E viceversa.

Chi padroneggia gli strumenti tecnologici, le dinamiche profonde che governano il funzionamento degli strumenti digitali, non ha la sensibilità e la preparazione tecnica di chi si occupa di Design. 

Quando si realizza un prodotto digitale, lavorare in team significa colmare mancanze, vicendevolmente. Vedere il risultato da prospettive che si compenetrano e quindi produrre un risultato completo. Come ricorda Valentina, però, oltre alla diversità è fondamentale trovare dei punti di contatto. Ciò che accomuna Dev e Designer è l’interesse a rilasciare un prodotto che sia davvero utile all’utente, che riesca a produrre un cambiamento positivo sulle sue abitudini. Migliorandole.


Come realizzare un prodotto che faccia la differenza?

Ci sono due momenti fondamentali che scandiscono la vita di un progetto digitale: la Fase di Progettazione e la Fase di SviluppoTipicamente il designer viene destinato alla prima, mentre il Dev si occupa dello sviluppo. Valentina invece celebra il valore dell’unione: i professionisti devono collaborare in ogni momento, senza distinzioni, per sfuggire alla logica del divide et impera. Quali sono i vantaggi di questo approccio? 

Se il Dev entra nella fase di Progettazione può aiutare il designer a comprendere punti di forza ed eventuali debolezze di un prodotto. Il Developer conosce possibilità e limiti della tecnologia, perciò riesce a consigliare e indirizzare questo momento in modo che non venga sprecato tempo in fase di sviluppo. Il feedback del Dev è una sorta di giudizio di fattibilità, che guida la progettazione e la ottimizza.


D’altro canto, far partecipare il Designer alla fase di sviluppo è altrettanto utile. Il Dev è verticale sullo sviluppo ma ha bisogno di un confronto. In questa fase il Designer valida e revisiona, consentendo anche di individuare i casi limite – quelle situazioni d’uso estreme che non vengono considerate in fase di progettazione – affinché non rubino troppo tempo al processo di ideazione. È come se il Designer fosse il primo tester della soluzione e valutasse tutti i possibili casi non contemplati prima, cosicché il prodotto definitivo incontri le esigenze di tutti. 

Questo modo di lavorare ha il merito di donare maggiore Consapevolezza su come il prodotto verrà rilasciato, come il prodotto si comporterà sul mercato. Inoltre crea unione nel team, consolida i legami tra le parti – e un team che lavora bene porta qualità anche nel prodotto.  

 

In generale, ciò che è fondamentale in questo approccio alla Progettazione Digitale è:
Definire il goal. Un punto di arrivo, una direzione condivisa che Dev e Designer devono avere chiara nella loro testa.
Creare dei momenti di confronto. Programmare delle reviews, ritagliarsi del tempo per vivere il confronto. Questo consente di non dimenticarsi nulla, affinché ci si possa davvero dedicare al progetto con attenzione.
Costruire un linguaggio comune. Non il linguaggio del codice, non il linguaggio visivo, ma dei principi condivisi a cui guardare quando si ha un blocco, quando non si riesce a prendere una vera e propria decisione. Sono quelli che in Uqido chiamiamo Design Principles

 

Secondo Valentina questa è la ricetta per una Progettazione Design Oriented.
La progettazione che ci distingue. 

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