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Nice Filo

Nice Filo

VR experience
AR experience
Storytelling

Nice è la multinazionale italiana di riferimento internazionale nel settore dell’Home Automation, Home Security e Smart Home con un’ampia offerta di soluzioni integrate per l’automazione di cancelli, garage, sistemi per schermature solari, sistemi di parcheggio, sistemi di allarme wireless e home security, per applicazioni residenziali, commerciali e industriali, che uniscono sapientemente tecnologia, design, innovazione e facilità d’uso.

Proprio i concetti di innovazione e semplicità hanno guidato l’azienda nella ricerca di nuove soluzioni a supporto del proprio business e del proprio brand.

Qual è l’obiettivo?

Conoscere la destinazione per definire la strada

In particolare, l’obiettivo di Nice era promuovere uno dei propri dispositivi, il sistema di automazione per cancelli scorrevoli, Filo, destinato specificatamente alla vendita B2C presso la grande distribuzione organizzata internazionale, attraverso uno strumento in grado non solo di comunicare le sue caratteristiche ma anche di fornire una pratica guida al suo montaggio. Quale poteva essere il media più adatto per fornire ad un pubblico vasto ed eterogeneo una guida comprensibile?

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Quale soluzione?

Un’idea forte, impattante, dalla grande capacità comunicativa

Le tecnologie immersive si sono dimostrate la strada migliore. È stata concepita quindi un’esperienza in grado di illustrare tutti i passaggi del montaggio del sistema di automazione Nice in maniera puntuale e facilmente fruibile. L’esperienza è stata declinata sia in realtà aumentata, tramite un’app su App Store e Play Store, sia in realtà virtuale, presso i corner all’interno di una selezione di punti vendita Leroy Merlin in Francia e Polonia.

La comunicazione visuale resa possibile dalle tecnologie immersive consente di raggiungere il massimo effetto comunicativo nel più breve tempo possibile, grazie ad un forte potere evocativo, alla sua immediata comprensibilità e alla facilità di memorizzazione.

Lo storytelling diventa training

L’utente si trova nei pressi del proprio cancello scorrevole, circondato da tutto il materiale e da tutti i componenti utili al montaggio del sistema di automazione Nice, e una voce narrante lo invita ad utilizzare i controller per installare passo dopo passo i dispositivi. Alcuni esempi dei momenti scanditi sono: staccare la corrente elettrica agendo su una leva (virtuale), afferrare la pala e scavare una buca su cui montare poi la staffa di fissaggio del motore, posizionare il motore all’interno del cancello, fissarlo e applicarvi la scocca, disporre i cavi correttamente e accompagnare il cancello sulle proprie guide per fissare il finecorsa.

Numerosi step del montaggio sono impreziositi da animazioni, come l’inserimento delle viti, la colata della malta, lo scorrimento del cancello e molto altro. Per concludere l’installazione lo spettatore deve collegare di nuovo la corrente tramite la leva e azionare il cancello attraverso il telecomando Nice che compare vicino alle sue mani, pronto per l’utilizzo.

In cosa consiste?

Tutte le componenti del successo

Ideare e creare un’esperienza di realtà virtuale è un processo costituito da molte fasi. Si parte dagli obiettivi per concepire uno storytelling, un percorso su misura per l’utente con lo scopo di insegnare qualcosa di preciso.
Che cosa rende però un messaggio attraente e, quindi, memorabile? Il contesto, i personaggi, la qualità grafica, la fluidità e la facilità di utilizzo.
Sono stati ricreati in computer grafica i dispositivi Nice, gli strumenti utili al suo montaggio, la scena fotorealistica e un valido aiutante: Nicy!

Alla base di ciascuno di questi elementi c’è stato un profondo studio dei materiali, delle fattezze, dell’interazione tra gli stessi e il contesto, delle possibili animazioni e della luminosità in scena.
Infine, per rendere comprensibile la guida al target di riferimento, l’audio con le istruzioni è stato registrato in francese e in polacco e sincronizzato con i diversi step del montaggio.

Come diffondere il messaggio?

Amplificare la portata della comunicazione grazie ad uno strumento alla portata di tutti

L’esperienza di realtà virtuale, per hardware necessario e modalità di utilizzo, era uno strumento adatto ai punti vendita. Ma come rendere le istruzioni per il montaggio disponibili a tutti, in qualsiasi luogo e in ogni momento?

È stata concepita quindi un’app mobile di realtà aumentata scaricabile dagli Store che riutilizza in buona parte gli asset creati per la realtà virtuale per assistere gli utenti nel loro contesto domestico.

Il medesimo obiettivo andava raggiunto in contesti diversi e con modalità diverse. Sono stati perciò utilizzati due media, realtà virtuale e realtà aumentata, che soddisfano esigenze diverse: il primo un più alto livello di immersività ed “effetto wow” sugli utenti; il secondo una maggiore diffusione grazie all’utilizzo di device già nelle tasche di ognuno di noi, lo smartphone. L’app è semplice, quasi minimalista, e la navigazione da uno step all’altro è naturale e intuitiva. Non c’è la necessità di spiegare nulla grazie ad un design studiato nei minimi dettagli, avvalorato dallo user-testing su un campione di utenti in target.

Cosa rende efficaci questi strumenti?

Il supporto delle neuroscienze nella definizione dello storytelling e degli asset

Prendendo ad esempio Nicy, le sue caratteristiche sono frutto di un’analisi del comportamento umano e delle reazioni cognitive a specifici impulsi. Pertanto il modello aveva le seguenti caratteristiche:
– voce maschile in quanto chiede al pubblico (principalmente maschile) un minor tempo di elaborazione e una comprensione più immediata;
– una forma tondeggiante: il cervello umano ha sviluppato una predilezione per le forme tonde;
– comunicazione attraverso gli occhi: le persone sono in grado di comunicare ed elaborare stati emotivi servendosi solamente degli sguardi.

Effetto wow

L’effetto Wow o fattore sorpresa è l’arte di creare uno stato di stupore positivo. Offrire un servizio o un prodotto che vada al di là delle aspettative e che crei meraviglia, che lasci piacevolmente sorpresi.La nostra mente, infatti, tende a ricordare i momenti positivi, quelli che hanno lasciato una traccia emotiva ed hanno creato stupore e meraviglia.
Dal punto di vista del cliente l’effetto wow è dato da tre elementi: enjoyment (apprezzamento); experience (esperienza) ed engagement (coinvolgimento).

L’attenzione, quindi, non va posta solamente sul prodotto che si cerca di vendere, ma anche sull’emozione che l’azienda nel suo complesso regala. Ciò su cui bisogna puntare, quindi, è la cura dell’esperienza.

“La realtà virtuale è uno strumento di storytelling potentissimo, nessun’altra tecnologia al momento consente una tale efficacia comunicativa.”

Gianpaolo Greco, Creative Director, Uqido

Nel caso di Nice, è stato ricreato l’effetto sorpresa introducendo, a fine esperienza, degli animali domestici. L’utente che interagisce con la scena VR non si aspetta di veder attorno a sé degli animali, reagendo con stupore e meraviglia. Questo ha permesso di aumentare l’engagement nell’utente finale e di rafforzarne la traccia in memoria.
Diversi studi mostrano come l’interazione con animali domestici stimoli, inoltre, il rilascio nell’organismo della dopamina (neurotrasmettitore legato alla sfera del piacere e alle principali attività cognitive) e della serotonina (neurotrasmettitore della felicità).

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